"Educare i figli è un'impresa creativa, un'arte più che una scienza"
Bettelheim

30 ottobre 2017

A SCUOLA DA SOLI

I minori di 14 anni non possono tornare a casa da soli. Lo dice la ministra Fedeli sulla base della legge, in seguito ad una recente sentenza della Corte Costituzionale. 

Poco importa che questo sia contrario ai bisogni evolutivi dei ragazzi (vedi l'articolo del pedagogista D. Novara http://www.vita.it/it/article/2017/10/27/daniele-novara-ma-i-ragazzi-dalle-medie-devono-tornare-da-soli/144929/, per citare solo un esempio). 
Meno ancora che sia inconciliabile con gli orari di lavoro dei genitori. Tanto ci sono i nonni. E' noto d'altronde che il welfare italiano ritiene i nonni i principali responsabili della cura dei bambini. Con buona pace di chi non può servirsene.

Comunque, superando l'iniziale  sconcerto, scopro che tutta la questione nasce dall'art. 591 del codice penale che sancisce le pene per chi "abbandona una persona minore degli anni quattordici". Lo stesso articolo in nota precisa che "per i minori di quattordici anni è prevista una presunzione assoluta di incapacità". Io non mi intendo affatto di legge, ma immagino che la questione riguardi anche il fatto di lasciare un ragazzo o una ragazza soli a casa. 

Ciò che mi interessa non è la questione giuridica - sulla quale non ho competenza come dicevo - ma educativa. Come scrivevo tempo fa l'educazione è un processo (http://lartedieducare.blogspot.it/2017/05/leducazione-e-un-processo.html) e questo vale anche per l'acquisizione dell'autonomia
Come è possibile diventare autonomi e responsabili di sé stessi se fino a 14 anni (!) si è considerati e trattati come assolutamente incapaci? Come e quando posso far fare a mio figlio quei passi necessari per imparare a gestirsi in modo autonomo? Passi che devono cominciare ben prima dei 14 anni: con esperienze graduali, inizialmente sotto la guida e la supervisione di un adulto e poi via via in modo sempre più autonomo. Andare a comprare il famoso latte sotto casa, restare da solo o da sola in casa un tempo via via crescente, aprire la porta di casa e gestire le chiavi. E altre piccole grandi esperienze che se non vengono fatte poco alla volta diventano - allora sì - rischiose. 
Se comincio a tornare a casa da solo a 14 anni e un giorno perché per la legge sono improvvisamente diventato capace allora certo che sono in pericolo! Perché non so neanche attraversare la strada. Non so che fare se ho un imprevisto (e non mi si risponda che c'è lo smartphone perché è un'altra forma di dipendenza, non autonomia), magari non ho mai fatto il tragitto casa scuola a piedi perché mi hanno sempre accompagnato in macchina. O entro in ansia se mi trovo da solo a casa. 

Dunque qualche giurista può spiegarmi come educare i figli all'autonomia nel rispetto della legge? E perché il problema si pone ora? Io alle scuole medie tornavo  a casa da sola, come la maggior parte  dei miei coetanei, ma immagino che l'articolo 591 già esistesse. 

In attesa di risposte giuridiche o legislative più adeguate continuiamo ad avviare i nostri figli, con gradualità, all'autonomia. E' questa la nostra vera responsabilità educativa

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