"Educare i figli è un'impresa creativa, un'arte più che una scienza"
Bettelheim

5 marzo 2018

ELOGIO DELL'ABITUDINE


L'abitudine può sembrare noiosa. Richiama l'idea di prevedibilità, regolarità, ripetitività. Proprio per questo è così importante per i bambini. E più sono piccoli più è importante.

In un recente post (http://lartedieducare.blogspot.it/2018/02/limportanza-di-avvisare.html) dicevo che è importante avvisare i bambini per consentire loro di prevedere ciò che sta per accadere e di prepararvisi emotivamente. L'abitudine ha la stessa funzione ma in modo più strutturale. E' quel meccanismo che consente al bambino di sapere cosa accadrà e di prepararsi. Crea una struttura nel tempo altrimenti caotico e imprevedibile e dunque potenzialmente ansiogeno.

Alcuni esempi. La giornata di un neonato è scandita da abitudini che si ripetono più volte al giorno (quelle che gli addetti ai lavori chiamano routines): la poppata, il cambio del pannolino, la nanna, il bagnetto. Più queste azioni sono regolari, più sono abitudini appunto, più il neonato ne trae benificio in termini di serenità. Più sono caotiche, più si corre il rischio che il neonato sia nervoso.
Al nido la giornata è scandita dalle stesse azioni agli stessi orari: l'accoglienza, le attività, la merenda, ecc. Fino all'arrivo della mamma o del papà, che - proprio per ciò che stiamo dicendo - è bene che sia grosso modo sempre alla stessa ora. Altrimenti il bambino rischia di entrare in ansia molto presto, predisponendosi ad un'attesa che non sa quanto possa durare. Sta per arrivare papà? Perché non arriva?

Le abitudini dunque funzionano come i sassolini nella storia di Hansel e Gretel: sono quei segnali che indicano la strada per evitare di perdersi nel bosco. Se io so cosa accadrà e quando, magari anche come, sono preparato, ho dei punti di riferimento, non provo ansia o angoscia perché - per continuare l'esempio - non so a che ora verranno a prendermi; non mi arrabbio perché sono stato colto di sorpresa non aspettandomi che il gioco dovesse finire.  Posso giocare tranquillo e sempre con tranquillità, anche se forse con dispiacere, smettere di giocare perché me lo aspettavo. Tutto ciò mi rende sereno. E quindi, da un punto di vista del genitore, facile.

Se dunque rendiamo abitudinarie certe attività quotidiane ne guadagniamo in serenità e collaboratività: se prima di andare a dormire si fanno sempre le stesse cose nello stesso ordine - per es. pigiama, denti, storia - sarà più facile addormentarsi. Se si lavano sempre le mani quando si rientra a casa sarà più facile farlo, anziché chiederlo una volta ogni tanto.

Le abitudini vanno costruite, giorno per giorno, sassolino per sassolino, con coerenza e impegno da parte degli adulti. Certo, senza diventare ossessivi o eccessivamente meticolosi. Riservandole ai momenti importanti e critici della giornata, alle azioni che si ripetono quotidianamente. E certamente lasciando spazio alla libertà, all'eccezione, all'imprevisto. In questo caso ridiamoci su insieme e ricordiamoci di avvisare se possibile!



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