L'EDUCAZIONE E' UN PROCESSO

L'educazione è un processo. Non un atto istantaneo. Perché ciò che semino oggi lo raccolgo domani. Se tutto va bene. Ecco perché non posso aspettarmi effetti immediati. In educazione non è tutto e subito. Non lo è per i bambini e neanche per noi adulti.

Se per esempio mio figlio (mia figlia) di circa un anno reagisce ai miei "no" dandomi uno schiaffo e io cerco di fargli capire che non va bene, le cose non cambieranno il giorno dopo. Ci vorranno molte altre volte, in cui si ripeterà la stessa situazione, e io dovrò ripetere che non è così che si fa.

Ci vuole tempo. E pazienza.

Ci vuole tempo perché mio figlio (mia figlia) capisca che non può strappare i giochi di mano ai coetanei. E ci vorranno molte liti al parco e molte situazioni che mi metteranno a disagio con gli altri adulti.

E' necessario che le cose accadano molte volte perché possano essere assimilate e fatte proprie.

Se per esempio cerco di evitare che mio figlio (mia figlia) faccia sempre lo stesso elettrizzante gioco pericoloso ci vorrà del tempo, e forse qualche bernoccolo, perché desista.

Il tempo, che porta con sé l'evoluzione fisiologica, ci aiuta. E con il tempo la nostra costante e perseverante presenza e fatica quotidiana.

Ecco perché "quante volte te lo devo dire?"  è una domanda retorica. La cui risposta è "finché non avrò imparato".

Ecco, soprattutto, perché il fatto di non avere un riscontro immediato, non deve renderci insicuri e farci cambiare strada. Così si creerebbe solo confusione. Perseveriamo invece, perché il seme lo gettiamo oggi. Poi lo innaffiamo a lungo. Il germoglio arriverà poi. Ma non smettiamo di annaffiare.

I bambini devono imparare ad aspettare. Anche noi adulti.